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L'Organizzazione Mondiale della Sanità stima che ci siano nel mondo 264 milioni di persone che soffrano di depressione (Key facts about depression - World Health Organization - 2020). 

           

Gli studi dimostrano che la depressione colpisce uomini e donne di ogni età, anche se le donne hanno più probabilità di ricevere una diagnosi di depressione rispetto agli uomini.

La depressione è considerata a tutti gli effetti una malattia in quanto è diversa dalle normali fluttuazioni dell'umore e dalle risposte emotive di breve durata alle sfide della vita quotidiana e porta l’individuo ad uno stato permanente (di minore o acuta intensità) di mancanza di stimoli, ridotta energia, episodi di ansia, disturbi del sonno, difficoltà di concentrazione ed altre situazioni di malessere difficili da gestire. 

Soprattutto quando dura a lungo e con intensità moderata o grave, la depressione può diventare una grave condizione di salute: può far sì che la persona colpita soffra molto con conseguenze sulla sua capacità di lavorare, sui rapporti con le altre persone, a scuola e in famiglia.

           

Anche se esistono trattamenti noti ed efficaci per i disturbi mentali, tra il 76% e l'85% delle persone nei paesi a basso e medio reddito non ricevono alcun trattamento per il loro disturbo.  Le barriere a una cura efficace includono la mancanza di risorse, la mancanza di operatori sanitari formati e lo stigma sociale associato ai disturbi mentali. Un'altra barriera ad una cura efficace è la valutazione imprecisa: nei paesi di tutti i livelli di reddito, le persone che sono depresse spesso non sono diagnosticate correttamente, e altri che non hanno il disturbo sono troppo spesso mal diagnosticati e curati con antidepressivi.

           

In effetti, le persone di tutto il mondo possono cadere in depressione indipendentemente dalla loro posizione socioeconomica o dall'età. Questa non è esattamente una notizia molto incoraggiante, ma gli scienziati hanno dimostrato che attività che stimolano la concentrazione aiutano a combattere i disturbi mentali come la depressione.

           

Cucire stimola la concentrazione, riduce lo stress e migliora l’umore

           

Molti studi indicano che cucire fa bene sia al nostro benessere mentale che fisico.

Oltre ad esserci dei benefici pratici ed evidenti del cucito, come avere un guardaroba aggiornato e su misura, non ci sono dubbi che il cucire faccia bene anche alla salute!

           

Quando concentriamo tutte le nostre risorse fisiche e mentali su un progetto di cucito, creativo o sartoriale, raggiungiamo una consapevolezza interiore molto vicina alla mindfulness della meditazione e dello yoga. Mentre lavoriamo al nostro progetto e infiliamo l’ago della macchina da cucire, imbastiamo un orlo, stiriamo le pinces di una nuova blusa, la nostra mente smette di preoccuparsi dei problemi quotidiani come lo stress dell’ufficio o i conflitti familiari e anche se questi problemi non svaniscono, non lasciamo che ci affliggano ulteriormente e la nostra mente trova una pausa, un riposo da essi, necessario per ricaricarsi e formulare delle soluzioni per affrontarli.

           

E’ per questo che quando terminiamo di cucire un vestito o finiamo un lavoro all’uncinetto ci sentiamo appagati. Non solo perchè abbiamo un nuovo abito da sfoggiare ma perchè la nostra mente si è rigenerata: gli hobby che richiedono allo stesso tempo concentrazione mentale e coordinamento manuale semplicemente fanno bene alla nostra salute e ci fanno sentire bene!

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